domenica 24 ottobre 2010

CentraDUE PUNTI A CAPO: PER LA LORO NUOVA VITA

Si comunica a tutte le socie che il Progetto Solidarietà "Due punti a capo: per la loro nuova vita" promosso dalla Coop Centro Italia a favore della nostra Associazione di volontariato "La Libellula", ha avuto un ottimo successo.
Il contributo raccolto sarà utilissimo alla buona riuscita del nostro progetto, ossia quello di garantire alle donne vittime di violenza e ai loro bambini un sostengo morale e materiale attraverso un'assistenza professionale.
Si ringraziano soprattutto le socie che hanno donato il loro tempo per l'iniziativa e tutti coloro che hanno contributo con la donazione dei punti Coop.

domenica 3 ottobre 2010


Carriera off limits per le donne in Italia: le dirigenti sono l'11,9% Ricerca di Manageritalia, peggio di Turchia e Grecia. Poche presenti nei Cda
03 ottobre, 12:25

ROMA - Carriera off limits per le donne in Italia: le dirigenti sono l'11,9% del totale contro una media europea del 33%, a superarci anche la Turchia con un 22,3% e la Grecia con un 14,6%. Anche il confronto con i paesi più avanzati e vicini ci vede perdenti alla grande: Francia 37,4%, Regno Unito 34,9% e Germania 29,3%. E' quanto emerge da una ricerca di Manageritalia che mette in luce la scarsa partecipazione delle donne al lavoro e ancor più nei piani alti dell'economia. A livello regionale, la Calabria (16,2%) e il Lazio (16%) sono ai primi posti per donne dirigenti, seguite dalla Lombardia (13,4%). Agli ultimi posti il Trentino Alto Adige (6,8%), l'Abruzzo (6,6%) e la Basilicata (6,3%). Guardando alle donne nei Consigli di Amministrazione delle società quotate poi siamo al quart'ultimo posto con un misero 3,2% rispetto a una media dell'Europa a 27 dell'11,4% e alle vette superiori al 20% di Finlandia e Svezia e all'inarrivabile 42% della Norvegia. Anche a livello imprenditoriale le cose non vanno molto bene per l'Italia visto che le donne imprenditrici sono il 23,4%, contro una media Europea superiore al 33%.

A livello nazionale le donne imprenditrici sono più al Sud (25,8%) e al Centro (23,9%) che al Nord, con il Nord Est in ultima posizione (20,9%). A livello regionale poi prevalgono Molise (30,6%) e Basilicata (28,1%), con Lombardia (20,5%), Trentino Alto Adige (20,3%) e Emilia e Romagna (20,2%) buone ultime. Tra le città Napoli è al primo posto con il 26,1% di donne imprenditrici, mentre Milano è buona ultima con un secco 20%. E spesso le città del Sud hanno un tasso di femminilizzazione imprenditoriale superiore a quelle del Nord. "Questa poca femminilizzazione dell'economia, soprattutto nelle sue posizioni apicali - lamenta Manageritalia - rischia di condannare il nostro Paese ad una continua perdita di opportunità di crescita. E' infatti indubbio che se oggi le donne sono il 58% dei laureati, perdiamo in seguito tanti di questi talenti se le donne dirigenti sono solo il 12% nel settore privato, quelle imprenditrici solo il 23% e le donne nei consigli di amministrazione poche mosche bianche". Tra le proposte ci sono forme di lavoro flessibile come orario elastico, part-time, telelavoro, ma anche incentivi alle imprese.

"Nei prossimi anni - ha detto Marisa Montegiove, responsabile del Gruppo Donne Manager di Manageritalia - le donne saranno il vero motore di sviluppo dell'economia italiana. Infatti, a differenza dei principali paesi Ocse, che hanno già un'elevata partecipazione al lavoro delle donne, l'Italia potrà sfruttare il basso utilizzo del lavoro femminile come arma in più per crescere. Dobbiamo quindi lavorare perché un grave deficit culturale diventi un vantaggio, perché siano eliminati i costi della discriminazione femminile. Per far sì che le donne, che tra l'altro hanno un'elevata scolarizzazione, possano darci quel qualcosa in più per competere al meglio nell'economia della conoscenza".

venerdì 1 ottobre 2010


Presa Diretta Senza Donne 26 09 2010
Tutti sanno che in Italia le donne contano poco, ma quanto poco?
Quante donne abbiamo nei posti di comando della politica, dell'economia, della magistratura,dell'informazione, della società? Le quote rosa potrebbero risolvere il problema?
Con SENZADONNE Presadiretta vi fa vedere quanto grande è la discriminazione di genere in Italia e quanto difficile è fare carriera per le donne italiane. Le nostre telecamere seguiranno la vita di tutti i giorni delle mamme lavoratrici, alle prese con gli orari "inflessibili" delle aziende, con la mancanza di asili nido e con un welfare ridotto al lumicino. Più di un terzo delle donne italiane, infatti, lascia il posto di lavoro dopo aver avuto il primo figlio.
"Senzadonne" vi fa capire cosa e quanto stiamo perdendo a escludere metà del paese dai posti comando. Stiamo rinunciando alla loro competenza, alla loro intelligenza, alla loro passione. Riccardo Iacona è andato in Norvegia, dove grazie alle quote rosa e alle leggi sulla parità sono riusciti a costruire una vera parità tra uomo e donna. Nella puntata di Presadiretta anche il vero e proprio abuso del corpo della donna fatto in Italia da certa televisione e certa pubblicità, confrontandolo con quello che succede in un Paese latino e "macho" come il nostro, la Spagna.

SENZADONNE è un racconto di Francesca Barzini, Riccardo Iacona ed Elena Stramentinoli:
http://www.youtube.com/watch?v=ynv2Zu4JgyY&feature=player_embedded#!